CUNEO In terapia intensiva ad appena tre settimane dalla nascita, attaccata alle macchine per non morire, si è aggrappata alla vita e ha sconfitto il coronavirus. È un segno di speranza, e un invito a non mollare, la storia della neonata guarita dal Covid-19 dimessa l’8 aprile dall’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo.
Nata di poco prematura all’ospedale Sant’Anna di Torino, i primi sintomi si sono manifestati nella bambina a venti giorni dalla nascita. Difficoltà ad alimentarsi e, soprattutto, a respirare hanno convinto i genitori a precipitarsi all’ospedale di Pinerolo, dove abitano. Di lì il trasferimento alla terapia intensiva di Cuneo è stato immediato. «Il quadro clinico – spiega il primario dell’unità di terapia intensiva neonatale di Cuneo, Andrea Sannia – è evoluto molto velocemente in arresto respiratorio. Di conseguenza, la bimba è stata immediatamente intubata e trasferita nella terapia intensiva neonatale del nostro ospedale. Tutti i vari accertamenti eseguiti hanno confermato la presenza del Covid-19». La neonata è rimasta in isolamento strettissimo per oltre tre settimane consecutive. «Nelle prime 48 ore – spiega Sannia – la piccolina non si è mai mossa, completamente priva di coscienza e senza un solo atto respiratorio spontaneo, nonostante non avesse ricevuto nessun farmaco sedativo. Poi, dopo due giorni, come se si stesse risvegliando da un sonno profondissimo, ha iniziato a muoversi e a fare qualche tentativo di respiro spontaneo. Ma ci sono voluti altri tre giorni per poterla estubare in modo che respirasse da sola».
Durante tutto il ricovero i sanitari del reparto non l’hanno mai lasciata da sola. «Abbiamo vissuto momenti terribili, inimmaginabili – spiega la mamma della bambina – ma i medici e tutto il personale dell’ospedale ci hanno dato una grandissima forza e speranza. Non hanno mai smesso di tenere d’occhio mia figlia. Tutti insieme abbiamo vissuto una gioia immensa quando è guarita. Per tutto questo periodo non ho potuto vederla, se non attraverso le immagini di un tablet. È stata una vera sofferenza, ma oggi non posso che dire grazie ai dottori». Giorno dopo giorno i miglioramenti della bimba sono stati sorprendenti. «Ora – conferma il primario – presenta un quadro di assoluta normalità. Siamo contenti di poterla mandare a casa, dove l’hanno attesa con tanta apprensione. È guarita. Probabilmente è il primo caso descritto di neonato affetto da Covid-19 che ha presentato un quadro clinico talmente grave da necessitare di supporto respiratorio meccanico, ma oggi il doppio tampone ha confermato la negatività al virus».
Ansa