Santo Stefano dovrà presentare il piano di rientro dal disavanzo entro la fine di giugno

Secondo decesso da Covid-19 a Santo Stefano Roero

SANTO STEFANO ROERO Le linee guida del piano di assestamento sono state inoltrate, il 30 aprile, alla Corte dei conti: ora si apre una nuova fase dei lavori per il documento che dovrà permettere il ripianamento del passivo del bilancio comunale. «Entro il 30 giugno dovranno essere trasmesse, nel dettaglio, le misure che adotteremo», spiega il primo cittadino Giuseppe Costa. In carica dallo scorso maggio, l’amministratore si trova alle prese con un disavanzo che l’Assise di Torino ha stimato in oltre 950mila euro. «Se la Corte dei conti accetterà la nostra proposta procederemo, in Consiglio comunale, ad approvare il bilancio di previsione per il biennio 2020-2022. Se non sarà così, scatterà il commissariamento», dichiara il sindaco santostefanese.

L’epidemia in corso ha rallentato le procedure di accertamento negli uffici comunali e la scadenza per la presentazione di documenti, fissata a fine marzo, è stata prorogata fino al 3 maggio. «Il lavoro in remoto non è stato semplice: ci hanno chiesto di integrare alcune informazioni relative ai bilanci degli anni 2012 e 2015», prosegue il primo cittadino. La ricetta per recuperare il passivo è, in parte, già definita. Costa la illustra: «Aumentare le aliquote Imu e Irpef fino ai massimi consentiti e tagliare tutte le spese non necessarie. Sceglieremo un’opzione di lungo periodo per ripianare i debiti: le risorse comunali sono poche e non vogliamo spremere i cittadini». A pesare sul conto complessivo, oltre al rosso già quantificato, è anche una sanzione comminata per lo sforamento del patto di stabilità. Si tratta di «un carico ulteriore che ammonta a 300mila euro. Tutto nasce da un errore contabile che non ha permesso di ottenere l’esenzione dal patto di stabilità per le opere realizzate», conclude Costa.

Davide Gallesio

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