Gli amici di Beppe Fenoglio a San Benedetto Belbo

Il Comune ha siglato una convenzione con l’Università per approfondire temi legati al paese e a Fenoglio, a iniziare da Ugo Cerrato, Eugenio Corsini, Felice Campanello, Aldo Agnelli

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STUDI San Benedetto Belbo soffre i problemi dei Comuni dell’alta Langa, la tenacia dei suoi amministratori ha permesso di mantenere il paese vivo: a dispetto dei suoi 168 abitanti, le iniziative culturali superano per qualità quelle proposte in centri maggiori. Gioca a favore dell’intraprendenza civica l’eredità letteraria di Beppe Fenoglio, che nel paese trascorse periodi di vacanza e vi ambientò alcuni dei suoi racconti. La Censa di Placido Canonica, acquisita dalla fondazione Bottari Lattes, ora è in fase di restauro per costituire un centro dedicato allo scrittore.

San Benedetto compra la censa dei Canonica
La Censa di Placido Canonica.

Nel frattempo, l’Amministrazione comunale guidata da Emilio Porro ha firmato una convenzione quadriennale con i dipartimenti di studi umanistici e storici dell’Università di Torino, i quali promuoveranno attività di ricerca a San Benedetto.

Spiega il consigliere comunale Daniele Cerrato: «Avere l’avallo accademico per gli studi sul nostro Comune è un’opportunità unica. Le idee c’erano già in precedenza ma il fatto di poter contare sul rigore della ricerca scientifica conferisce loro tutta un’altra valenza. Gran parte del merito va a Walter Boggione, responsabile dell’area letteraria, e Marta Margotti, coordinatrice della parte storica. È stata proprio Margotti, docente di storia contemporanea, a portare in senato accademico la proposta».

Una parte fondamentale di quanto il paese può offrire è contenuto nell’archivio di Ugo Cerrato

Entrando nei dettagli della convenzione, il Comune e i dipartimenti universitari potranno creare gruppi di lavoro su temi di interesse comune; realizzare mostre, convegni e seminari; redigere pubblicazioni; partecipare a programmi di ricerca nazionali e internazionali; fornire consulenze scientifiche. Potranno essere attivati tirocini. «Lo scambio è reciproco, l’università mette a disposizione docenti e studenti e San Benedetto il materiale documentale, archivistico, antropologico e archeologico per tesi e ricerche», precisa Cerrato.

Una parte fondamentale di quanto il paese può offrire è contenuto nell’archivio del padre del consigliere, Ugo Cerrato (1927-2007), al quale nel corso dei decenni si rivolsero decine di studiosi fenogliani.

Gli amici di Beppe Fenoglio a San Benedetto Belbo
Ugo Cerrato (1927-2007).

Nell’accordo sono stati definiti cinque ambiti di ricerca. Il primo riguarda gli «amici di Beppe», ossia le persone appartenenti alla rete di contatti che Fenoglio aveva tra Alba e le Langhe. Tra loro, vi era proprio il maestro e partigiano Ugo Cerrato. «Papà e Beppe erano amici fraterni. Fenoglio è stato il mio padrino di battesimo: lui, il primo a sposarsi con rito civile ad Alba e il primo a volere funerali laici, accettò questo ruolo per l’amicizia che aveva con mio padre. Altri profili da approfondire sono monsignor Natale Bussi, Eugenio Corsini, Felice Campanello, Aldo Agnelli e le persone che Beppe incontrava nei suoi giri per le Langhe. In vita ne sono rimaste davvero poche e stiamo raccogliendo le loro testimonianze. Una di loro è Ada Canonica. Anche Marta Margotti, originaria di Borgomale, è nipote di un amico di Beppe, Natale Gennaro, detto Talìn. Vi è, infatti, una bellissima foto che li ritrae fuori dall’osteria della Pace».

Il secondo campo d’indagine riguarda, partendo dal caso di San Benedetto, la ricostruzione storica delle vicende dell’alta Langa nel Novecento: le trasformazioni economiche, le strutture sociali, l’emigrazione verso l’estero e i grandi centri, l’impatto del lavoro industriale, le reti del potere locale, il ruolo del cattolicesimo nella società rurale, le diverse forme della cultura popolare, le tradizioni delle famiglie e della comunità.

Altro aspetto da approfondire è la storia di San Benedetto nell’ampio periodo che va dalla fondazione del monastero da parte dei Benedettini, intorno all’anno mille, all’incendio a opera dei nazisti del 20 novembre 1944.

Troverà spazio anche lo studio e l’analisi dell’edificio della Censa da un punto di vista storico e archeologico. Un ultimo campo d’indagine riguarda gli autori minori sanbenedettesi. Tra questi, il sacerdote Carlo Prandi, autore nel Novecento, con il suo nome e vari pseudonimi, di poesie e libri su vari paesi della Granda.

Alcuni tirocinanti stanno iniziando una ricerca su Eugenio Corsini e la sua produzione letteraria non scientifica

Gli amici di Beppe Fenoglio a San Benedetto Belbo 1
Eugenio Corsini (1924-2018).

Valter Boggione e Marta Margotti hanno individuato un primo argomento da approfondire: a breve, alcuni studenti dell’Università di Torino inizieranno una ricerca su Eugenio Corsini e la sua produzione letteraria non scientifica. Corsini, nativo di Niella Belbo e docente di filologia, si trasferì negli anni Sessanta a San Benedetto, dove comprò la casa della sua maestra Luigia Chiavarino. Sulla panchina davanti all’ingresso, Fenoglio era solito fermarsi a scrivere a macchina. Spiega Cerrato: «Alcuni tirocinanti, sia dottorandi sia laureandi, arriveranno a breve per raccogliere, individuare e trascrivere i racconti e le poesie di Corsini sparsi in diversi libri e periodici. Il suo era uno stile letterario molto fenogliano. Terminati i tirocini, pubblicheremo una raccolta completa. Personalmente, mi fa molto piacere che si sia scelto di approfondire questa figura, dato che era uno dei migliori amici di mio padre».

Davide Barile

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