Terre del Barolo, ottimi risultati nei mercati mondiali in un anno difficile

Terre del Barolo, ottimi risultati nei mercati mondiali in un anno difficile
Paolo Boffa, presidente di Terre del Barolo, con il direttore Stefano Pesci.

VINO La cantina Terre del Barolo continua il suo impegno su più fronti anche in questi primi mesi del 2021, in cui si iniziano ad intravedere evoluzioni positive della crisi sanitaria. Il mercato del vino invece ha riservato davvero spunti di speranza e di rilancio importanti già da alcuni mesi. Il giudizio del direttore, Stefano Pesci, è estremamente positivo: «Sono stati mesi dominati dalle chiusure e dalla paura, ma anche di interessantissimi sviluppi di mercato per i nostri grandi vini: abbiamo dovuto reinventare le nostre abitudini commerciali e di relazione con i clienti in tutto il mondo, però credo che anche in questa situazione abbia premiato l’imprenditorialità e la visione di voler trarre le opportunità, anche in  questa situazione complessa. Abbiamo lavorato e investito sui mercati in cui le chiusure hanno avuto meno impatto come la Cina, il Giappone, l’Australia e il Nord Europa; non potendo viaggiare abbiamo puntato molto sul mercato italiano di prossimità: i  risultati sono rilevabili da una crescita del fatturato a doppia cifra rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che speriamo venga confermata alla chiusura dell’esercizio, a fine agosto. Ritengo che vengano premiati tutti i progetti che hanno portato in questi anni a diversificare la nostra produzione e quindi ad essere attori dei vini di Langa su diversi segmenti rendendo le nostre attività sostenibili a livello commerciale anche quando le condizioni di mercato variano per eventi esterni o imprevedibili».

Smentite le previsioni più pessimistiche

Continua Pesci:  «Ricordiamo tutti quanti le previsione pessimistiche o addirittura catastrofistiche, anche di importantissimi attori del vino della Langa, che erano arrivati a profetizzare difficoltà per la vendemmia 2021: interpretavano la nostra estrema preoccupazione di fronte all’incertezza creata dalla pandemia. Ma credo che la congiuntura inconsueta ci debba sempre di più far acquisire consapevolezza sulla percezione dei nostri grandi vini di Langa e su quanto sono apprezzati nel mondo. La stima verso il nostro vino non è cambiata a causa della crisi,  si è solo modificata un poco nel tipo e nell’occasione di consumo. Con questa spirito dovremo riproporci nuovamente sui mercati alla speriamo imminente: facciamo squadra nel raccontare le Langhe, il paesaggio, i grandi vini, il cibo e la nostra cultura».

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Verso le elezioni del consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani

Proprio il fare squadra è un argomento fondamentale in vista delle elezioni del 17 giugno delle cariche amministrative del consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, come ricorda il presidente della cooperativa Paolo Boffa: «Il Consorzio deve essere la casa dei produttori ambiziosi, che in prima persona credono nella tutela e nella promozione dei nostri straordinari prodotti con rinnovato spirito di fiducia e di unità dopo questo periodo così difficile, che ci ha riservato comunque riscontri di mercato rassicuranti, quasi impensabili, quando tutto è cominciato, nella primavera dello scorso anno. A tutti viene richiesta grande attenzione e responsabilità verso la sostenibilità e la tutela ambientale: per i viticoltori associati a Terre del Barolo abbiamo voluto rilanciare questi temi anche negli ultimi mesi, con progetti rivolti al biologico e al green. L’impatto degli interventi dell’uomo sia conservativo e rivolto alla tutela di tutte le risorse; anche in cantina abbiamo avviato impianti su cui si è investito per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, così come per il recupero delle acque».

«Nelle prossime settimane speriamo di completare anche quanto ci è mancato di più in questi mesi», dice Pesci, riferendosi alle «relazioni interpersonali dirette con tutti gli ospiti delle Langhe. Quindi la nostra Cantina, sempre aperta, speriamo che si rianimi completamente con visite di amici e ospiti appassionati. Noi ci siamo preparati al meglio, continuando a investire soprattutto sull’accoglienza e nei prossimi mesi andremo ad inaugurare un’area completamente nuova esclusivamente dedicata all’ospitalità, rendendola sempre più confortevoli, interessanti e con la possibilità di partecipazione ad un pubblico ampio proponendo approfondimenti sul vigneto, la cantina, la degustazione, ma anche di cultura, scienza, gastronomicia».

 

 

 

 

 

 

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