AVIGLIANA Producevano marmitte da strada e da rally, terminali e tamponi turbina, parti destinate al mondo delle competizioni automobilistiche e provviste di punzonatura (cioè l’indicazione di provenienza) riprodotta con tecnologie laser a imitazione di quelle originali: i pezzi, 85mila in tutto fra componenti pronti alla vendita e altri in fase di lavorazione, sono stati sequestrati, assieme al polo produttivo allestito da due imprenditori, denunciati per la frode.
Le fiamme gialle di Torino hanno posto i sigilli a due capannoni contenenti 60 macchine utensili e svariate tonnellate di tubi d’acciaio, pronti a venire fresati e lavorati: in tutto due milioni e mezzo di euro in beni mobili e immobili cautelati. I finanzieri del Comando provinciale hanno anche appurato che i processi produttivi avvenivano senza l’utilizzo dei dispositivi di protezione, l’impianto elettrico non era conforme: alcuni cavi erano uniti addirittura con il nastro adesivo; mancava, inoltre, un dispositivo di aspirazioni di polveri e fumi e non erano segnalate le uscite di sicurezza.
Il sequestro eseguito, d’iniziativa, dai finanzieri è stato convalidato dall’autorità giudiziaria e i titolari dovranno rispondere anche delle omissioni in materia di sicurezza sul lavoro.
Davide Gallesio
