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Dalla media salesiana di Bra alle finali di calcolo mentale

BRA È molto attiva la scuola salesiana braidese. Sabato 19 marzo si sono svolte le selezioni del Campionato italiano di calcolo mentale, promosso dall’Università Luiss Guido Carli.

Della scuola salesiana di Bra hanno partecipato in 32 e, con grande soddisfazione di tutti, gli allievi  Jacopo De Girolamo di terza e Pietro Fogliatto di seconda si sono classificati per la finale che si terrà a Roma il 9 aprile.

Dalla media salesiana alle finali di calcolo mentale

Il Campionato è aperto ad ogni fascia d’età e tra i numerosi partecipanti sono stati selezionati 65 alunni della scuola secondaria di primo grado in tutta Italia. La scuola media salesiana non è nuova a qeusti risultati: anche lo scorso anno aveva portato i suoli studenti alla finale nazionale di Rimini.

In collegamento con l’arcivescovo

L’undicesima edizione della Settimana della scuola e dell’università , indetta dalla diocesi di Torino, aveva come titolo Proviamoci! Tentativi di costruzione di comunità. Si è svolta dal 21 al 25 marzo in collegamento online. Destinatari gli allievi e gli insegnanti di tutte le scuole pubbliche sia statali che paritarie.

Mercoledì 23 la scuola media salesiana di Bra ha partecipato con tutte le classi, che si sono collegate alle 11. Presentava l’incontro don Roberto Gottardo, direttore dell’ufficio scuola diocesano.

Dopo il saluto dell’arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia, sono state presentate varie testimonianze di accoglienza e di fraternità presenti a Torino.

Dalla media salesiana alle finali di calcolo mentale 1

La prima riguardava la casa Oz che accoglie soprattutto ragazzi con disabilità e la seconda l’oratorio San Luigi, gestito dai salesiani, che segue giovani immigrati e cerca di integrarli nel tessuto sociale.

I ragazzi hanno seguito con interesse e al termine, guidati dagli insegnanti, hanno condiviso pareri e valutazioni. Una frase di papa Francesco faceva da sfondo alla tematica proposta: «Desidero tanto che, in questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità. Se non riusciamo a recuperare la passione condivisa per una comunità di appartenenza e di solidarietà, alla quale destinare tempo, impegno e beni, l’illusione globale che ci inganna crollerà».

Lino  Ferrero

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