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Quartieri di Alba. Moretta 2 guarda alla collaborazione

Quartieri di Alba. Moretta 2 guarda alla collaborazione

IL COLLOQUIO  Con l’intervista a Gianfranco Giordano, presidente del quartiere Moretta 2 approfondiamo la conoscenza con la zona di Alba che si sviluppa verso Sud attorno all’asse di corso Cortemilia e comprende anche San Rocco Cherasca.

Come giudica l’esperienza nel comitato?

Quartieri di Alba. Moretta 2 guarda alla collaborazione 1
Gianfranco Giordano, presidente del quartiere Moretta 2

«Positivamente, inizialmente vi è stato un momento di ambientamento in cui ho dovuto capire come relazionarmi con l’Amministrazione cittadina in modo da risolvere i problemi che sorgevano nella zona e come indirizzare nel modo più opportuno le varie richieste agli uffici competenti. Vi è stata una buona collaborazione con i consiglieri che si sono succeduti nel tempo».

Come ha lavorato il comitato Moretta 2?

«Prima della pandemia abbiamo convocato una ventina di riunioni alle quali partecipavano regolarmente gli assessori sviscerando le questioni prioritarie. Abbiamo tenuto gli incontri nella sede di via Montebellina ogni secondo mercoledì del mese, da settembre a giugno, in modo che i cittadini interessati sapessero dove trovarci. È nato un legame particolare con il comitato di corso Langhe mediante la costituzione di due tavoli di lavoro, uno dedicato al sociale (Moretta social) l’altro al commercio (Moretta attiva). Quello dedicato al commercio non ha preso piede e ritengo sia stato un peccato perché l’idea era quella di programmare manifestazioni e attività che potessero attirare e coinvolgere il borgo».

I cittadini partecipano alle attività del comitato e fanno riferimento ai consiglieri per problemi e proposte?

«Alcune persone sono intervenute alle assemblee o alle riunioni sollevando problemi direttamente ai delegati, altri comunicano via WhatsApp situazioni di degrado che vengono riportate direttamente in Comune».

Come giudica i rapporti avuti con sindaco e Amministrazione comunale?

«A volte manca la comunicazione di iniziative prese per il quartiere di cui veniamo a conoscenza tramite i giornali, è anche vero che veniamo invitati a tutte le commissioni comunali. Basterebbe un resoconto mensile da parte dell’Amministrazione a tutti i presidenti con quelle che sono le iniziative e i lavori che vengono messi in cantiere. Come presidenti di quartiere abbiamo creato un coordinamento per effettuare richieste comuni su grandi temi che interessano tutti come casa della salute, viabilità, parcheggi, piste ciclabili, sicurezza stradale, sicurezza della cittadinanza».

Quali problemi permangono e quali sono risolti?

«Il maggior problema è la viabilità in corso Cortemilia (se ne parla nella pagina a fianco, ndr). Le periferie non sono quasi mai interpellate, hanno problematiche diverse dall’abitato cittadino come pulizia e rattoppi delle strade, sistemazione dei fossi e dei rii secondari rispetto al Cherasca e collegamento a Internet. Andrebbero valorizzate strade e sentieri che portano in Langa per poter avviare un turismo di camminatori e ciclisti, come hanno saputo fare in altre regioni e territori, inoltre vanno sostenute le attività di prossimità in collaborazione con i sindaci dei paesi limitrofi».

Si ricandiderà?

«Credo sia mio dovere impegnarmi per portare avanti alcune di queste iniziative, ma il mio augurio è che ci siano dei giovani motivati a presentarsi e portare a conoscenza dell’Amministrazione quali sono le nuove esigenze dei nostri concittadini poiché questa pandemia ha anche modificato quelle che sono le nostre priorità».

Giorgia De Carolis

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