CICLISMO Non sono necessarie le Alpi per dare spettacolo al Giro d’Italia e cambiare volto alla classifica. Bastano (se inserite nel percorso giusto) le salite delle colline attorno a Torino, come ha dimostrato la tappa odierna, partita da Santena e conclusa nel capoluogo. In appena 140 chilometri i corridori hanno superato un dislivello di tremila metri, su un tracciato degno di una grande classica. A imporsi in quella che finora è stata nettamente la tappa più spettacolare della corsa è stato il britannico Yates, ormai fuori gioco per l’alta classifica. Il capitano della Bike Exchange-Jayco (la squadra del nostro Matteo Sobrero), ha preceduto di 17 secondi l’australiano Hindley, l’ecuadoriano Carapaz (nuova maglia rosa con 7 secondi su Hindley e 30 su Almeida) e gli inossidabili Nibali e Pozzovivo, ai quali è toccato il compito di tenere a galla il ciclismo azzurro.
A proposito di azzurro, Diego Rosa ha conservato la maglia di leader della classifica degli scalatori. Il roerino della Eolo-Kometa ha vinto il primo Gpm di giornata, quello del Pilonetto, prima che i big incendiassero la corsa sulle salite di Superga e della Maddalena. In classifica Rosa ha incrementato il vantaggio su Bouwman. Al via Diego aveva 83 punti e l’olandese 63; al traguardo la situazione era di 92 punti contro 69, ma alle spalle di Bouwman si stanno affacciando corridori di alta classifica come Hindley (62 punti) e la maglia rosa Carapaz (56). Al traguardo Rosa è arrivato trentaquattresimo a 22’06” da Yates e Sobrero ottantanovesimo a 31’29”.
Da domani il Giro inizierà ad affrontare le Alpi, con la tappa di 177 chilometri da Rivarolo Canavese a Cogne. L’arrivo in salita è classificato Gpm di seconda categoria, ma in precedenza i ciclisti affronteranno due salite di prima categoria, a Pila e Verrogne.
Corrado Olocco
