ITINERARI A poca distanza da Asti, Costigliole e Canelli sorge Agliano Terme, un borgo di 1.600 anime, immerso tra i vigneti e affermatosi, negli anni, oltreché per il Barbera d’Asti, per le acque termali. La sorgente fu individuata attorno al 1770 in un campo: i contadini vennero richiamati dal forte odore sulfureo.
In un’epoca in cui la medicina era lontana dalle conquiste odierne, le acque venivano usate per tentare di curare o lenire i più svariati mali; il loro sfruttamento iniziò in un’epoca più recente, dai primi anni del Novecento fiorirono alberghi e strutture per l’accoglienza degli ospiti, mentre le bottigliette di Acqua di Agliano erano vendute nelle farmacie di Torino e Genova. Oggi gli impianti attivi sono due: il primo è parte della residenza per anziani Fonti San Rocco, il secondo, di più agevole fruizione, è lo stabilimento Fons salutis. Entrambi si trovano in via alle Fontane, nella campagna, poco oltre il centro storico.
Giungendo nella zona dei bagni si lascia da parte, per un momento, il ritmo frenetico dei nostri giorni, entrando nell’ambiente rurale e silenzioso, tra verdi vigneti e campi dorati: l’acqua termale sprigiona un odore prepotente, dovuto alla composizione salso-solfureo, associando all’elemento salmastro anche la presenza del magnesio e sgorga a una temperatura di 12,8 gradi. Agli albori dello sviluppo termale di Agliano si usava quasi esclusivamente la cura idropinica, basata sull’ingestione di acqua per curare, con tutta probabilità, infiammazioni di intestino, fegato e reni e porre un rimedio alla stipsi.
Dopo un periodo di crisi vissuto dalla località negli anni Sessanta, oggi il Fons salutis è attrezzato con un centro per le cure inalatorie, realizzato nel 1985 grazie alla consulenza di un idrologo e un otorinolaringoiatra, successivamente ampliato. Ci sono quaranta postazioni per aerosol, dieci per irrigazioni nasali e un reparto dedicato ai bambini: a chi è affetto da patologie delle vie respiratorie, il servizio sanitario nazionale riconosce la possibilità di usufruire di cicli di trattamento. E, per chi lo volesse, lo stabilimento realizza e vende spray nasali con acqua termale. Ad Agliano c’è spazio anche per la cura della parte estetica, con diverse possibilità offerte ai clienti. In paese sono presenti ristoranti, negozi e botteghe.
Tra un trattamento e l’altro meritano una visita la chiesa parrocchiale di San Giacomo maggiore, ricostruita nel 1657 su un preesistente edificio cinquecentesco, e la torre dell’acquedotto, una riproduzione della costruzione parte dell’antico castello, oggi punto panoramico. Nel Duecento, pare, vi nacque Bianca Lancia, moglie dell’imperatore Federico II di Svevia e madre del re Manfredi: una targa e un dipinto sulla torre la ricordano.
Davide Barile