Per la presidenza della Provincia probabile sfida a due tra Bo e Robaldo

Ipotesi Bo alla guida della provincia Granda

CUNEO Con il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Cuneo Federico Borgna, giunto alla fine del secondo mandato, non è più sindaco del capoluogo decadendo anche dalla carica di presidente della Provincia che da giugno è coperta ad interim dal vicepresidente Massimo Antoniotti.

Le elezioni del nuovo presidente, che dura in carica quattro anni, si terranno domenica 25 settembre nello stesso giorno di quelle per il Parlamento ma, a votare per l’ente cuneese saranno soltanto gli amministratori dei 247 Comuni della Granda. Consiglieri comunali, assessori eletti e sindaci potranno votare dalle 8 alle 20 nei due seggi allestiti nella sede della Provincia a Cuneo e in quello decentrato che sarà a Roddi nella sede del reparto viabilità di Alba.

Non si voterà per il Consiglio provinciale che è stato rinnovato a dicembre 2021 per un mandato di due anni.

Le candidature alla presidenza andranno presentate il 4 e 5 settembre e l’elenco degli ammessi sarà ufficializzato il 16 settembre.

Tra i primi a far trapelare la sua intenzione di correre per la guida della Granda è stato Carlo Bo, come anticipato a marzo da Gazzetta d’Alba. «Borgna ha lavorato nel miglior modo possibile e con il quale è stata una fortuna poter collaborare in questi anni», commenta Bo. «Adesso serve proseguire sulla strada fin qui tracciata, lavorando per unire e per valorizzare tutte le aree: penso che sia importante parlare di questo, piuttosto che di colori politici o di campanilismi».

Va rafforzandosi il sostegno attorno a Luca Robaldo, nuovo sindaco di Mondovì sostenuto da una coalizione di liste civiche vicine ad Azione di Calenda. A lanciare il nome di Robaldo che, prima della candidatura a primo cittadino, era uno dei più stretti collaboratori del presidente della Regione Alberto Cirio negli uffici di piazza Castello, è stato il sindaco di Busca Marco Gallo a cui si sono rapidamente aggiunti una cinquantina di colleghi che vedono in lui «una figura civica e inclusiva che è  in grado di rappresentare la complessità delle sensibilità politiche e culturali della Granda e capace di valorizzare le migliori esperienze e competenze presenti nel consiglio provinciale» e, soprattutto, può restare in carica per l’intero mandato senza dover affrontare la tornata elettorale amministrativa del 2023.

L’albese Bo non si sbilancia ma si fa forte delle dichiarazioni dei vertici provinciali di Lega e Fratelli d’Italia che indicano l’intenzione di lavorare per una candidatura unitaria per la coalizione che governa in Regione e in molte città sottolineando che non è possibile accettare candidature provenienti da Comuni in cui il centro-destra è all’opposizione a discapito di quelle provenienti da territorio in cui la coalizione è in maggioranza.

Tra i candidati della prima ora c’era anche Mauro Calderoni, primo cittadino di Saluzzo, sostenuto dal centro-sinistra mentre la neo sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, anche lei del Partito democratico, non si è ancora espressa.

Banner Gazzetta d'Alba