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Il Tribunale ha riconosciuto il comportamento antisindacale alla casa di riposo Città di Asti

Avviata la procedura di mobilità per 14 dipendenti della casa di riposo Città di Asti

ASTI La sezione lavoro del Tribunale di Asti ha accertato l’antisindacalità del comportamento della casa di riposo Città di Asti. Spiega Stefania Gallo, coordinatrice territoriale Cse-Flpl: «La sentenza conferma e allo stesso tempo rende giustizia di un atteggiamento della casa di riposo e di alcuni sindacati, continuamente ostativo al lavoro sindacale della Cse-Flpl  sin da quando è entrata nella struttura di via Bocca. L’augurio è che da ora si possano stabilire relazioni sindacali approntate a quello spirito costruttivo al quale  Cse-Flpl e Rsu mai si sono sottratte, consentendo alla casa di riposo di gestire questa situazione di crisi più velocemente possibile». Il ricorso, proposto dalla Cse-Funzioni locali e polizie locali e dal proprio componente nella Rsu, rappresentati dall’avvocato Luca Biagioni, ha confermato che l’azienda ha violato il modus operandi nell’ambito delle relazioni sindacali, non avendo convocato Cse-Flpl e il  proprio componente della Rsu il 28 aprile 2022 per la contrattazione delle progressioni economiche.  Gallo conclude: «La situazione della casa di riposo non è rosea, anche perché chi dovrebbe interessarsene (Commissario, Regione) non lo fa. Cercheremo in ogni modo di far ritornare il Maina al centro dell’attenzione non solo a parole nei fatti, visto che a oggi i soliti noti stanno solo perdendo tempo».

p.ca.

 

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