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Luca e Marco coltivano arachidi a Ceresole d’Alba

Ceresole, Luca e Marco coltivano arachidi dal 2020

AGRICOLTURA Mutare le colture per stare appresso ai cambiamenti climatici e ridurre il consumo d’acqua: è la scommessa di un gruppo di agricoltori che, nella Granda, sotto l’egida di Coldiretti hanno deciso di seminare arachidi. Per trovare un lembo di Nord Africa basta allontanarsi di poche decine di chilometri da Alba: a Ceresole, capitale della tinca, Luca e Marco Beltrando, 36 e 37 anni, dal 2020 hanno destinato alcuni campi alla coltura. «Le arachidi richiedono meno acqua rispetto al mais, per questo abbiamo deciso di sperimentarle», spiega Luca.

Luca e Marco coltivano arachidi a Ceresole
Luca Beltrando

Nell’azienda di cascina Olivé, in frazione Borretti i due fratelli coltivano zucchine e asparagi: «Il terreno sabbioso, essenziale per lo sviluppo delle piante di noccioline americane, non ci manca; gli anziani ricordano che la coltura era già praticata nel Carmagnolese». La superficie destinata alle arachidi è poco meno di due ettari: «Siamo ancora in una fase di prova. Seminiamo all’inizio di maggio e raccogliamo a fine settembre».

Le operazioni di preparazione del terreno sono simili a quelle per i cereali, a partire dall’aratura «e si usa, per piantare i semi, una macchina per il mais modificata». Prima della raccolta sono sufficienti poche sarchiature e rincalzature, per le quali si possono impiegare attrezzature da mais: «Conteniamo le infestanti con diserbante usato in preemergenza». Le piante raggiungono un’altezza di «circa 40 centimetri e i frutti si sviluppano sotto terra»; la raccolta avviene in due fasi «si utilizza una cavatrice meccanica per scalzare le arachidi, lasciate alcuni giorni in campo ad appassire e poi le si trebbia con una macchina da fagioli modificata».

Le produzioni lorde oscillano fra i 26 e i 30 quintali per ettaro. «I frutti poi vengono divisi fra prima e seconda categoria, in base a dimensioni e caratteristiche. Il prezzo può arrivare a duecento euro il quintale: in termini di rendita le arachidi si collocano fra il mais e gli ortaggi».

Il nodo da superare, però, sono le lavorazioni che precedono la commercializzazione: le aziende che hanno sperimentato la coltura nel Cuneese hanno ceduto il prodotto alla Bonifiche ferraresi, che ha avviato assieme a Coldiretti, alla Società italiana sementi e a Noberasco un progetto per rilanciare la produzione nazionale.

Davide Gallesio

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