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Finale sorprendente per il festival Spirito nel Roero: dalle tenebre alla luce

Ultimi due concerti per il festival di musica da camera itinerante: sabato 24 giugno a Govone e domenica 25 a Guarene

Finale sorprendente per il festival Spirito nel Roero: dalle tenebre alla luce

ROERO Sarà un finale “tra due estremi sonori e simbolici”, quello di sabato 24 e domenica 25 giugno, ultimo fine settimana della terza edizione del festival di musica da camera Spirito, organizzato dall’associazione International music exchange nell’ambito del progetto Roero cultural events.

«Il protagonista sarà il quartetto Indaco», spiega Adrian Pinzaru, direttore artistico di Roero cultural events. «Il quartetto d’archi che di recente ha vinto l’Osaka string quartet competition, uno dei più importanti concorsi per quartetto del mondo. Sabato 24 giugno eseguiranno uno dei capolavori di Schubert, il suo testamento artistico e spirituale, il Quintetto con due violoncelli in Do maggiore D.956. Il giorno dopo il festival si chiuderà con la luce, la giovinezza, la vitalità e l’energia dell’Ottetto in mi bemolle maggiore per archi, op. 20 di Mendelssohn”.

Il programma di “Spirito” prevede nel dettaglio per sabato 24 giugno, nel castello di Govone, l’esibizione del quartetto Indaco – composto da Eleonora Matsuno al violino, Ida di Vita al violino, Jamiang Santi alla viola, Cosimo Carovani al violoncello – e Hayk Sukiasyan al violoncello, con i brani di Bach e Schubert.

Domenica 25 giugno la conclusione del festival sarà a palazzo Re Rebaudengo di Guarene nuovamente con il Quartetto Indaco – composto da Eleonora Matsuno al violino, Ida di Vita al violino, Jamiang Santi alla viola, Cosimo Carovani al violoncello – insieme a Sara Bellettini al violino, Claudia Cagnassone al violino, Lara Albesano alla viola e Hayk Sukiasyan al violoncello, che si esibiranno con le musiche di Vasks e Mendelssohn.

Prenotazione dei posto attraverso il sito Roero cultural events.

«L’edizione 2023 di Spirito è stata straordinaria – conclude Pinzaru – perché è stata dimostrata la grande capacità del territorio di assorbire un’alta densità di eventi culturali. Non c’è musica difficile quando siamo di fronte ad artisti di altissimo profilo e a esecuzioni così magistrali. Un messaggio che il pubblico ha capito, anzi, ha fatto suo, partecipando senza preconcetti e con spirito sereno e accogliente. Durante l’ultima serata avremo anche una sorpresa e sveleremo quale sarà il tema scelto per la prossima edizione».

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