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I cento anni di Roberto Ponzio, re del tartufo di Alba (FOTOGALLERY)

Nel tracciare un profilo è inevitabile citare il dono di splendidi esemplari di Tuber magnatum Pico ai potenti del mondo

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ALBA Roberto Ponzio. Come il tartufo bianco d’Alba conquistò il mondo è il libro di Franco Manzone che è stato presentato nella sala incontri dell’Aca sabato 9 settembre alle 10.30. Data dei cento anni della nascita del re del tartufo bianco di Alba, al quale è intitolato il volume, una biografia per immagini; all’incontro parteciperanno, oltre all’autore, il presidente della Regione Alberto Cirio, il presidente dell’Aca Giuliano Viglione e Ugo Nespolo. Il celebre artista ha disegnato la copertina. La mattinata sarà coordinata da Gianmario Ricciardi.

Nel tracciare un profilo di Roberto Ponzio è inevitabile citare il dono di splendidi esemplari di Tuber magnatum Pico ai potenti del mondo: tra gli altri, la regina Elisabetta Il, Charles De Gaulle e Richard Nixon. Così come sono rimasti proverbiali il suo rapporto con i trifolao di maggior talento e la ricerca dei migliori esemplari per il suo negozio di via Maestra. È per tutte queste ragioni che a Ponzio Alba ha dedicato, nel 2021, la galleria della Maddalena, il luogo in cui avvenivano le contrattazioni delle trifole.

I cento anni di Roberto Ponzio, re del tartufo di AlbaMa la modernità del personaggio sta soprattutto nella sua capacità di cogliere l’importanza di mantenere l’equilibrio con la natura per preservare prodotti come il tartufo bianco. È ormai celebre il suo motto «no alberi, no tartufo», sintesi di quella che oggi chiamiamo sostenibilità ambientale.

A Ponzio in anni recenti sono state dedicate tartufaie sperimentali nell’Astigiano, nelle Langhe e nel Roero. Come ricorda Alberto Cirio nella prefazione al libro di Manzone, «essersi posto per primo il tema del rispetto dell’ambiente ne fa un antesignano di tutte le battaglie odierne per difendere il territorio, le piante, i boschi. Il commendator Ponzio lo diceva già 70 anni fa, perché aveva capito che il tartufo è talmente unico nel mondo da non essere solo preziosissimo, ma anche delicatissimo e che la sua esistenza dipendeva dal rispetto dell’ambiente in cui nasceva».

Sempre usando le parole di Cirio, fu proprio Ponzio a lanciare il dibattito «sulla provenienza del tartufo bianco e su cosa debba indicare la dicitura “d’Alba”, se una provenienza geografica o una qualità a scopo commerciale. Il commendator Ponzio ha sempre sostenuto la provenienza albese dei tartufi, potremmo definirlo fin dall’inizio un purista dell’indicazione d’origine».

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Aggiunge Giuliano Viglione: «Se oggi Alba vanta una straordinaria reputazione enogastronomica è merito del lavoro corale di molti e, fra questi, certamente la figura di Ponzio è tra le più rappresentative, autentiche ed efficaci nella lunga strada percorsa dal tartufo bianco d’Alba».

La vita e l’opera di Roberto Ponzio ebbe un grande spazio già in Un mondo affascinante e misterioso, l’ultimo libro scritto nel 2014 da Giulio Parusso, storico albese e amico fraterno del figlio del commendatore, l’avvocato Roberto. 

Davide Barile

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