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Abitare il piemontese: l’ultima parola del 2023 è Baràca

Vuol dire: baracca, edificio provvisorio; affari domestici, azienda; bazzecola, oggetto o veicolo in cattivo stato; baldoria.

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ABITARE IL PIEMONTESE Il sostantivo baràca ha significati che spaziano in più gruppi semantici. Qualcosa di scarso valore è chiamato baràca. Quando, invece, è il costo a essere sorprendentemente basso, l’individuo piemontese esclamerà o costa na baràca! (costa una bazzecola!). Sempre in ambito economico, andè ‘d baràca significa indebitarsi fino alla malora. Esse na baràca lo dice un individuo moribondo, riguardo al suo stato di salute cagionevole. Fé ‘ndé anans ȓa baràca (far andare avanti la baracca) è la massima espressione di chi mandando avanti la casa, facendosi carico degli affari domestici, fino a far quadrare il bilancio familiare. Quando si tratta di rilevare una ditta, una società o un negozio, il modo per domandare il costo complessivo chiama in causa la parola di oggi: Vaȓi a cost-la sa baràca? (quando costa la baracca?).

La baràca è, prima di tutto, una sorta di capanna in legno (o lamiera), deputata a ospitare momentaneamente persone, animali, oggetti. L’etimo remoto è il prelatino barra (stanga, quindi tettoia, capanna, recinto). Si suppone una mediazione con il catalano barraca (capanna di pastori), forma attestata intorno alla metà del tredicesimo Secolo. Occorre tenere in considerazione anche il francese baraque, da cui il temine si sarebbe diffuso nelle altre lingue prima di tutto come tecnicismo militare: costruzione provvisoria usata come deposito di attrezzi.

Se con fé baràca s’intende fare baldoria, il riferimento è alle baracche dei vivandieri che seguivano i soldati. Ecco che il sostantivo baracon non può che essere la persona dedita alle gozzoviglie, ma è anche il modo per intendere le giostre del luna-park: i baracon. C’è anche il diminutivo barachin, il portavivande dei lavoratori, ma non è ovvio che abbia una derivazione diretta da baràca. Ma perché quando s’intende congedare qualcuno si dice aossé baràca e boracin (alzare baracca e burattini)? Un tempo, una delle occasioni ricreative paesane era l’approdo di artisti ambulanti come suonatori, saltimbanchi, burattinai. Questi ultimi giravano forniti del loro modesto materiale di scena: un casotto e i burattini. Si capisce, quindi, come sia nata dall’osservazione del trasloco agevole della baracca e dei burattini l’intuizione dell’andarsene rapidamente con la propria suppellettile.

Paolo Tibaldi

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