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Bruno Vespa ha presentato ad Alba “Il rancore e la speranza” (FOTOGALLERY)

Il volume analizza 80 anni di storia italiana con conversazioni insieme a personaggi chiave: Berlusconi, Meloni, Salvini, Renzi e Calenda

Bruno Vespa ha presentato ad Alba il Rancore e la speranza (FOTOGALLERY)
© Marcato

TEATRO SOCIALE Alba città creativa Unesco per la gastronomia ha accolto il giornalista e conduttore televisivo che dal 1996, nel suo Porta a porta, commenta e approfondisce gli eventi più salienti dell’attualità e della politica. Bruno Vespa è stato ad Alba sabato 9 dicembre nel teatro Sociale Busca per presentare il suo ultimo libro Il rancore e la speranza. Ritratto di una nazione dal dopoguerra a Giorgia Meloni, in un mondo macchiato di sangue, edito da Mondadori.

Nel suo quinto saggio dedicato al Paese, Vespa è tornato sul racconto di ottant’anni di storia italiana intrisi di odio e rancore. Il volume si apre con l’attentato del 7 ottobre di Hamas in Israele, proseguendo con due capitoli dedicati alla figura di Silvio Berlusconi, con le testimonianze dei figli e di Marta Fascina.

Continua poi con le conversazioni fatte con tutti i leader politici: da Giorgia Meloni a Matteo Salvini, da Antonio Tajani a Giuseppe Conte, passando per Elly Schlein, Matteo Renzi e Carlo Calenda.

Il sindaco Carlo Bo e l’assessore al turismo, manifestazioni ed eventi, Città creative Unesco Emanuele Bolla: «Abbiamo accolto con piacere un grande protagonista del racconto della storia nazionale, un’icona della televisione italiana e un grande narratore del presente del nostro Paese che ha fatto entrare nelle case di milioni di italiani le più importanti tematiche dell’attualità, della politica e del costume. Il suo ultimo libro è una fotografia di straordinaria attualità, che siamo felici di aver presentato ad Alba anche grazie all’interessamento di Roberto Cerrato. Prosegue così il percorso che abbiamo intrapreso per offrire alla nostra città eventi di sempre maggiore qualità. Crediamo che questo incontro possa essere un’importante occasione di riflessione e confronto che coinvolgerà molti albesi».

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