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Don Tibaldi: il missionario col difetto di amare gli ultimi

Don Tibaldi: il missionario col difetto di amare gli ultimi
Don Piero Tibaldi

ALBA Nel ricordo di padre Piero Tibaldi, pensandolo tra la gente che amava, ringraziamo il Signore per la sua vita appassionata di missione tra i più poveri. Piero non ha posseduto la sua vita, il suo tempo, la sua salute… l’ha donata, come un seme che, caduto in terra, muore e porta molto frutto. La sua passione e il suo riferimento erano le persone delle periferie e delle minoranze.

Capì quello che doveva essere la chiesa con papa Francesco, una “Chiesa in uscita”. Lo ricordiamo per il suo cammino di formazione e di impegno sociale ed ecclesiale. È stato presente in tutte le lotte delle minoranze della città di Teofilo Otoni, ha difeso fino alla fine politiche pubbliche che favorissero il benessere dei più disagiati socialmente ed economicamente, ha finanziato e perseguito progetti in difesa della vita di chi da solo non poteva sfondare le barriere della burocrazia e della ipocrisia sociale. Ha accolto quilombolas (ex schiavi fuggiti dai loro padroni in Brasile), nativi neri, comunità di sem terra e movimenti popolari, senza mai cessare di studiare, approfondire le letture e, soprattutto, celebrare con edificante dignità.

Lo ricordiamo per la cura di luoghi ospitali e comunitari… la casa dei movimenti, la casa asilo Delfina Tibaldi, o Ninho che accoglie bambini abbandonati e il luogo comunitario nell’amato accampamento Fritz… Ero presente quando tracciarono le fondamenta. L’opera fu portata a termine dagli amici e dalle pastorali sociali in suo ricordo.

Don Tibaldi: il missionario col difetto di amare gli ultimi
Don Piero Tibaldi

Ha accompagnato le minoranze, ha lavorato per una Chiesa povera, popolare, comunitaria e resistente con i movimenti popolari, nella formazione di leader, a Teofilo Otoni. Ha sempre cercato insieme nel Vangelo un cammino di liberazione con le pastorali sociali e la ricostruzione di dignità perdute, riconosciuto sogni in quei volti scavati.

La longevità non lo ha invecchiato né nello spirito, né nella sua capacità di accogliere i segni dei tempi nuovi. Il suo grande “difetto” fu di aver tanto amato il prossimo da dimenticare sé stesso… (che forse fu la sua grande “virtù”, nella sconcertante logica dell’Evangelo di Gesù).

Dal gennaio del 1970 al 10 dicembre 2022 missionario Fidei donum in Brasile, in una lettera per i suoi 80 anni di vita scriveva: «Spero che non siano perduti. La mia giornata è sempre molto piena, perché devo accompagnare nove pastorali sociali diocesane, ciascuna con il suo lavoro in gruppi specifici e con le sue riunioni formative e organizzative. Celebro l’Eucaristia un po’ dovunque ce n’è bisogno: nelle carceri, nelle case di riabilitazione da droga, nelle comunità periferiche e nelle parrocchie, durante la settimana e alla domenica. E in più, devo accompagnare le Comunità di base che riprendono a fare capolino nella nostra diocesi».

Con questo fresco respiro sinodale, il suo sorriso buono e la sua amicizia lo ricordiamo con gratitudine. Il giorno 8 dicembre alle ore 11, nella chiesa della Trasfigurazione a Mussotto, viene celebrata la santa Messa in suo ricordo.

 per i molti amici, don Gino

Da Mussotto a Teofilo Otoni in Brasile

Don Piero Tibaldi nacque ad Alba, nella frazione Mussotto il 20 aprile 1936 e, dopo gli studi presso il Seminario di Alba, venne ordinato sacerdote da monsignor Carlo Stoppa a Mussotto il 12 giugno 1960. Venne nominato prima assistente e poi direttore del Convitto civico fino al 1962, insegnò poi nel Seminario fino al 1967 quando venne nominato vicecurato a Canale. Il 12 dicembre 1969 partì per il Brasile, arrivò a Teofilo Otoni nel gennaio 1970, dove si impegnò nel sociale, a combattere le ingiustizie e le discriminazioni della popolazione (carcere, indios, sem terra, formazione e lotta contro la violenza sulle donne, Caritas, Comunità di base, animazione all’impegno in politica, attenzione alle dipendenze da alcol, droga e gioco), formando e animando i responsabili dei vari settori. E proprio in terra brasiliana è morto il 10 dicembre del 2022.

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