Il Comitato Razom ha messo insieme 33mila euro per Bucha

Il Comitato Razom ha messo insieme 33mila euro per Bucha

SOLIDARIETÀ Il comitato Razom, nato ad Alba con l’intento di sostenere la ricostruzione in Ucraina, ha centrato il suo obiettivo: è stata superata la cifra di 32mila euro, un euro simbolico per ogni albese: la somma servirà a costruire un rifugio antiaereo per un asilo nella città di Bucha, tra le più colpite dai bombardamenti russi nelle fasi più concitate del conflitto.

Razom, in ucraino, significa “insieme”: è questo lo spirito che ha mosso il comitato, nato dall’iniziativa di tre giovani poco più che ventenni: il presidente Edoardo Bosio, con i consiglieri Romina Xuna e Davide Rosso.

Intanto, la situazione sembra ancora difficile in Ucraina. L’esercito russo ha lanciato un potente attacco aereo proprio il giorno di Natale. «Gli ucraini dovranno stare in allerta anche per il nuovo anno», ha detto la responsabile dell’ufficio stampa del coordinamento delle Forze ucraine Sud Natalya Humenyuk.

«Siamo in uno stato di guerra, un nemico insidioso può colpire in qualsiasi momento, in qualsiasi direzione. Pertanto, dobbiamo stare all’erta per proteggerci. A dicembre le infrastrutture portuali e le strutture di stoccaggio del grano sono state prese di mira da attacchi di droni e missili, così come sono stati danneggiati molti edifici residenziali sulla linea del fronte».

Commenta Bosio: «La guerra in Ucraina continua a riguardare tutti gli europei: lo ha ricordato di recente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha parlato di una ferita aperta per il nostro continente. Lo scorso 15 dicembre, poi, è stata una giornata storica, perché il Consiglio europeo ha dato avvio ai negoziati di adesione dell’Ucraina, aprendo una nuova fase. Il comitato Razom, da quando è nato, punta a sviluppare relazioni di amicizia tra il nostro territorio e quello ucraino, attraverso progetti di cooperazione internazionale: oltre al sostegno concreto a Bucha, vorremmo portare avanti questa visione di lungo periodo».

L’idea del comitato è maturata dopo un’esperienza di volontariato insieme ad altre associazioni albesi, per portare medicinali e viveri al Paese, a pochi giorni dall’inizio della guerra. Al ritorno, Bosio ha iniziato a lavorare al progetto, aprendo la raccolta fondi il 20 aprile 2022. Dalla pagina Facebook agli eventi, passo dopo passo Razom ha proseguito nella sua missione, anche grazie a patrocini di rilievo, dalla Città di Alba alla diocesi, dalla Regione Piemonte alla Provincia di Cuneo, per arrivare alla Città di Bucha, sulla quale si sono concentrate le energie per costruire una rete di relazioni internazionali.

Annuncia Bosio: «Adesso pensiamo ai gemellaggi»

Da Alba a Bucha: al via il viaggio di Edoardo Bosio del comitato Razom 14
A sinistra Edoardo Bosio

Grazie all’incontro con la consigliera di Bucha Iryna Yarmolenko, che è stata anche ospitata ad Alba, i rapporti con l’Ucraina del comitato Razom sono diventati più stretti.

Lo scorso agosto, dopo aver pianificato il viaggio per diversi mesi, il presidente Edoardo Bosio è partito alla volta del Paese in guerra, grazie al supporto di Nataliia Mukoid e della sua famiglia, che vive proprio a Bucha e che per un anno è stata ospitata ad Alba, per sfuggire all’invasione russa.

In questo modo il giovane albese ha potuto confrontarsi direttamente con l’Amministrazione cittadina per identificare il progetto a cui destinare i fondi: un rifugio antiaereo in un asilo della città, che al momento non è utilizzabile per motivi di sicurezza e che dopo l’intervento potrà tornare in funzione.

Tra gli enti che hanno sostenuto la raccolta dei fondi c’è anche l’Asta mondiale del tartufo, che quest’anno ha devoluto una parte della cifra raccolta a Grinzane Cavour al comitato Razom.

Riprende Bosio: «Sono molto soddisfatto e ringrazio tutte le realtà che ci hanno sostenuto, così come le singole persone, perché ogni donazione è stata importante. Al momento abbiamo raggiunto la cifra di 34.499 euro: tolte le spese, abbiamo un saldo di più di 33mila euro, raggiungendo così ampiamente il nostro obiettivo iniziale. In questi giorni, mi confronterò con l’Amministrazione civica di Bucha per decidere come procedere in concreto con la donazione: nel frattempo, per chi volesse ancora lasciare il proprio contributo, la raccolta fondi rimane aperta».

È possibile trovare tutti i riferimenti sulle pagine social del comitato Razom. Bosio: «Proprio nell’ottica di una cooperazione internazionale sul lungo periodo, vorremmo anche farci promotori di iniziative di gemellaggio tra città del territorio di Langhe e Roero con alcune città ucraine: gli amministratori interessati possono mettersi in contatto con noi attraverso l’e-mail comitato.razom@gmail.com».  

Francesca Pinaffo

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