Ultime notizie

A tu per tu con Caterina Quaglia, consigliera nazionale Lady Chef, nelle cucine del Festival di Sanremo

A tu per tu con Caterina Quaglia, consigliera nazionale Lady chef, nelle cucine del Festival di Sanremo 17

ALBA A meno di due settimane dalla conclusione  della 74ª edizione del Festival di Sanremo,  abbiamo intervistato Caterina Quaglia, saviglianese “DOC”, membro dell’Associazione Cuochi Provincia Granda e Lady Chef della FIC (Federazione Italiana Cuochi),  che per il terzo anno ha portato la propria esperienza e capacità culinaria nelle cucine del grande Festival della Città dei Fiori.

Quali sono Caterina le tue nuove impressioni riguardo questa rinnovata avventura a Sanremo?

È stata un’esperienza molto interessante e diversa rispetto agli altri anni, perché quest’anno ricoprendo la carica di consigliera nazionale delle Lady Chef, ho in primis fatto parte di un gruppo di quattro Lady Chef che si sono occupate di realizzare i piatti per Casa Rai Pubblicità, dove ci siamo occupate di cucinare per vari ricevimenti organizzati durante tutte le giornate del Festival, a cui partecipavano dirigenti Rai, ospiti importanti, cantanti e giornalisti, insomma tutto l’entourage delle persone legate al Festival.

Le performance di noi quattro Lady Chef, oltre naturalmente al lavoro svolto con le 70 Lady chef operative nelle cucine di Casa Sanremo, si sono decisamente spinte oltre all’impegno degli anni scorsi,  perché abbiamo dovuto preparare i pasti serviti durante i ricevimenti per il “Museale”, una struttura sempre all’interno di Casa Sanremo e sede di eventi molto particolari, tra cui anche uno dedicato alla Coca-Cola.

Ho ricoperto un ruolo molto importante, frutto della fiducia che la Coordinatrice Nazionale delle Lady chef, Alessandra Baruzzi ha riposto nella mia figura professionale, dandomi un compito da svolgere di grande responsabilità.

Nelle cucine di Casa Sanremo eravate presenti circa 70 Lady Chef provenienti da tutta l’Italia, ma invece questa parte un po’ di nicchia in Casa Rai Pubblicità è stata curata solo da quattro di voi e precisamente da te , Caterina Quaglia Lady chef del Piemonte, Patrizia Cosentini Lady chef della Calabria, Albarosa Zoffoli Lady chef dell’Emilia Romagna e Anna Lucia Tondo Lady chef della Regione Puglia. Come si svolgeva quindi la vostra giornata di lavoro?

Noi quattro eravamo impegnate dalle 9:00 del mattino fino a sera nelle cucine di Casa Sanremo, dove venivano parate tutte le linee per i vari ricevimenti, poi tutto veniva portato nelle diverse sedi, dove i piatti venivano ultimati:  la linea dei finger food, i primi piatti, i secondi piatti e i dolci.

I ricevimenti iniziavano alle 18:30 del pomeriggio e proseguivano fino a tarda sera. Inoltre c’era una sala al piano superiore di Casa Rai Pubblicità, dove si intrattenevano gli amministratori delegati Rai e di altre aziende, per seguire il Festival e noi quatto ci occupavamo anche del servizio dedicato a loro.

Quindi mediamente per quante persone voi sole quattro cucinavate ogni giorno?

Noi sole quattro cucinavamo mediamente per circa 300 persone, mentre con le altre Lady chef si preparavano circa 200 pasti a pranzo e 200 a cena. Tra l’altro noi quattro siamo arrivate a Sanremo già il giorno 4 febbraio, perché abbiamo dovuto curare la cucina per un evento al Forte di Santa Tecla, dedicato a tutti i giornalisti italiani ed esteri presenti per il Festival.

Qual è stato per te uno dei momenti che ricordi con particolare piacere di questa esperienza?

Una cosa che mi ha molto colpita è che il martedì mattina siamo state ospiti del Teatro del Casinò di Sanremo. Una ventina di noi è stata accolta dal personale del Teatro, dove poi siamo state intervistate e fotografate ed proprio lì che ho avvertito un’energia molto particolare e mi sono davvero emozionata a pensare che ero nel luogo che aveva visto il Festival di Sanremo ai suoi albori, mi trovavo proprio in quel teatro dove il 29 gennaio del ’51 aveva debuttato la prima edizione del Festival della canzone italiana!

Ora che questa “maratona” di cucina a Sanremo è terminata, dove pensi ti porterà questa singolare esperienza che ha dato lustro alla tua carriera professionale?

Intanto voglio sottolineare che è stato un onore che Alessandra Baruzzi, coordinatrice Nazionale Lady Chef, abbia fatto ricadere su di me la sua fiducia e la stima, affidandomi questo importante ruolo durante tutto il Festival, di qui in poi, non so dove questa esperienza mi porterà, certo è che in questi giorni, ho ricevuto davvero tantissime proposte di lavoro molto interessanti e permettimi di affermare che, come diceva Chiambretti, “Sanremo è Sanremo”, un evento italiano di una tale risonanza, dove, essere stata presente,  non potrà che aprirmi molte porte per il futuro.

Ti congediamo Caterina con l’augurio che il domani possa riservati grandi e bellissime opportunità…

Io ringrazio Gazzetta d’Alba per la professionalità e la simpatia con cui da sempre vengo accolta e concludo con un affettuoso saluto per le Lady Chef della mia brigata, con le quali ho lavorato in amicizia e armonia, proprio come “quattro moschettiere” nelle cucine del Palafiori ed infine ringrazio sentitamente il nostro referente Massimo Sole, responsabile Food&Beverage dell’evento,  che è stato un grande coordinatore ed ha fatto da solido ponte tra noi Lady Chef, Casa Rai Pubblicità e Casa Sanremo.

Alice Ferrero

La fotogallery di alcuni momenti della Lady Chef Caterina Quaglia a Sanremo

 

 

Banner Gazzetta d'Alba