GRINZANE Il 24 giugno del 2014, a Doha, venne formalmente sancito l’ingresso dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato nell’Heritage Unesco. Le nostre colline e il lavoro di generazioni e generazioni di viticoltori sono, tra poco saranno dieci anni, patrimonio intangibile di tutta l’umanità.
A pochi giorni dal riconoscimento, l’Enoteca regionale piemontese Cavour chiamò a raccolta i protagonisti di quel sogno divenuto realtà per un primo confronto sull’obiettivo raggiunto e sui cambiamenti che il nuovo corso avrebbe determinato.
Da allora, solo l’emergenza pandemica interruppe la tradizione, l’appuntamento si rinnova nel ricordo di una data storica e nel segno di un’attenzione che mai dovrà venire meno.
Così è stato anche oggi, domenica 7 aprile, con la nona edizione dell’Omaggio “Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino”. L’evento ha per scopo la valorizzazione del lavoro e dei protagonisti che hanno prodotto con la loro determinazione uno scenario di incomparabile bellezza, poesia, cultura e ricchezza.
Ospiti d’onore dell’evento sono stati il Consorzio dei vini dell’Etna e lo straodinario paesaggio e territorio di produzione: 1.500 ettari di lavoro e bellezza che molto hanno in comune con le nostre colline.
Nel corso dell’Omaggio sono stati premiati i “patriarchi” che da moltissimi anni proseguono il loro lavoro con uguale passione e amore per il territorio, Sonja Milenova in rappresentanza dei tanti lavoratori stranieri che operano con dedizione nei vigneti di Langhe, Roero e Monferrato e i più bei versanti collinari viticoli del Barolo, del Barbaresco, del Roero, del Dolcetto di Diano, del Moscato d’Asti, del Nizza, della Barbera d’Alba, del Ruchè, dell’Alta Langa e del Timorasso.
Beppe Malò
