Quest’anno pochi problemi per chi lavora in cantina

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VENDEMMIA È terminata nei giorni scorsi la raccolta dell’Arneis. L’enologo Davide Chiesa, dell’azienda agricola Carlo Chiesa di Santo Stefano Roero, esprime grande soddisfazione: «Il grado medio zuccherino è sui 18,5 Babo, buona acidità, buccia sanissima. I mosti da pochi giorni fermentano, ma devo dire che difficilmente il lavoro in cantina si è svolto con tale facilità: limpidezza buona, profumi intensi, caduta della densità regolare, utilizzo di frigorie minimo».

È anche in corso la vendemmia del Birbet (il falso Brachetto delle colline del Roero), uva aromatica a bacca nera. «Nei filari i grappoli sono belli, con qualche differenza tra zona e zona», precisa Chiesa.

Sul fronte del Moscato d’Asti, invece, si tirano ormai le somme. Le procedure di vinificazione sono terminate o quasi. Molti enologi, da Strevi a Neviglie, non usano mezzi termini: ottima annata.

Isabel Santi, associata alla cantina I vignaioli di Santo Stefano Belbo, le cui uve provengono da Marini e San Maurizio, cru di altissimo profilo, così descrive l’annata 2013: «È un Moscato con un buon equilibrio zuccherino. Grazie al clima non troppo caldo si è riusciti a conservare una buona acidità, sicuramente più alta rispetto a quella degli ultimi anni. Il mosto possiede, quindi, una piacevole freschezza e armonia. Il quadro aromatico è ricco e soprattutto in linea con quanto spesso esprimono i nostri Moscati: aromi fruttati, fiorali di alta intensità, eleganza e coinvolgimento. D’altronde è risaputo che i terpeni, in primis il linalolo, spesso trovano in queste colline i massimi valori. Abbiamo in cantina un Moscato adatto sia per la tipologia ferma (Moscato d’Asti) che per quella spumante, ovvero l’Asti».

Anche la Barbera quest’anno darà grandi soddisfazioni. Commenta l’enologo Franco Roero, di Montegrosso d’Asti: «La raccolta è iniziata e in cantina i primi carichi destano ammirazione. I grappoli sono sanissimi, ricchi di colore, con buccia molto spessa, grado zuccherino alto (in media 20 Babo), acidità giusta e malico a buon livello: i giusti parametri per un millesimo di valore».

Per la vinificazione del Barbera vale quanto detto per il Dolcetto: pochi additivi, tempi di fermentazione e macerazione nella norma. Diciamo che 8-10 giorni sono sufficienti. È importante sempre verificare che la caduta di densità sia nella norma (1,5-2 Babo al giorno) e che la temperatura non scenda sotto i 26 gradi. Per rimontaggi e follature ognuno può seguire le procedure in uso gli ultimi anni scorsi. Questa vendemmia è certamente una di quelle che danno meno problemi all’enologo.

Lorenzo Tablino

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