Il sogno si avvera: Mercatò vince la bella e vola in Serie B

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PALLACANESTRO L’Olimpo torna in Serie B dopo un quarto di secolo. Al termine di una settimana di passione, iniziata con la lezione di pallacanestro impartita alla Crocetta Torino in gara uno e proseguita con la delusione di mercoledì scorso a Torino, i biancorossi hanno raggiunto il sogno inseguito da diversi anni, come ha messo in luce Paolo Gallo, il capitano, con tre parole: «L’abbiamo meritato».

Sabato sera, reduce da una sconfitta di misura maturata solo nel finale tre giorni prima (50-55), la squadra di Luca Jacomuzzi rompe il ghiaccio con il canestro della Crocetta con Dello Iacovo, che poi serve un assist a Calabrese per il 6-2 del 2’. La palla è pesante per tutti ma i torinesi reagiscono con la tripla del loro primo vantaggio (6-7 al 5’); Alba colleziona palle perse, ma Negro non sbaglia la bomba che avvia il nuovo parziale per i padroni di casa, chiuso da Draghici all’8’ (14-10). La Crocetta rimane aggrappata agli ex Ceccarelli e Giusto (già Abet Bra) e chiudono il tempo a un canestro di distanza: 16-14.

Nel periodo successivo Gallo e una grande entrata di Draghici in rovesciata, seguiti da un canestro dell’ala di origine romena (24-17 al 14’), mentre gli avversari commettono falli in attacco a ripetizione. L’aria cambia ancora grazie ai piccoli torinesi che fanno 25-21 al 17’; Castillo centra la tripla del 29-21, però subito dopo gli albesi pasticciano e solo un canestro di Dello Iacovo tiene indietro gli ospiti al riposo: 35-29.

Maino apre il terzo parziale, ma la Crocetta rimane agganciata (37-35 al 25’). Il pericolo è sventato da Gallo e Draghici con sei punti in fila, ma la svolta è ancora di là da venire e il tempo finisce sul 47-45. Il pareggio arriva alla prima azione dei torinesi, ma Maino, fino ad allora più in ombra che applaudito, mette a segno due triple per il 56-50 al 33’. L’Olimpo sembra più lucido e ben guidato da Dello Iacovo, Torino non è domo e rimane in partita (60-54 al 37’). Negro approfitta del più classico dei fun ball ed è l’ultimo canestro in azione del Mercatò (62-54 a due minuti e mezzo dalla fine). Nell’ultimo minuto il Crocetta sbaglia per due volte il tiro del possibile pareggio e sul 63-60 la festa può cominciare.

Ecco le foto più belle della partita e dei festeggiamenti per la promozione

«Siamo stati bravi», commenta con il solito stile britannico Jacomuzzi. «In una partita giocata molto sui nervi, ci abbiamo creduto e difeso in dieci, tenendoli al limite dei 60 punti. Abbiamo giocato la finale contro una squadra, il Crocetta, alla quale faccio i complimenti e che non ha mai mollato. Oltre la singola partita sarebbe stato un’ingiustizia non vincere il campionato. Sono felice per i ragazzi, con otto di loro ho lavorato cinque anni e già vinto due campionati. Li ho presi grezzi e ora ho dei giocatori forti, soprattutto dal punto di vista del carattere».

L’ultima parola spetta a uno degli anziani del gruppo, Edwin Castillo, classe 1984, origini a Santo Domingo, vita ad Alba e molti campionati in maglia biancorossa: «Per noi albesi è il sogno di una carriera. Ancora non ci credo».

Paolo Rastelli

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