ARCHITETTURA E PITTURA Alba. Itinerari d’architettura storica e cultura figurativa tra antichità romana e primo Novecento è il libro che sarà presentato oggi, giovedì 18 ottobre, alle 21 nel salone della Banca d’Alba, in via Cavour. In oltre cinquecento pagine gli esperti e studiosi della città – Luisa Albanese, Gianni Boffa, Silvia Gallarato, Bruna Ghiglione, Piero Racca e Silvio Rolando – coordinati da Walter Accigliaro, spiegano e illustrano le testimonianze della storia e dell’arte presenti in città.
Il punto di partenza sono i reperti archeologici d’età romana e medievale, visibili sia nel sottosuolo, sia in punti più o meno noti di Alba, oppure conservati nel museo civico, all’interno del cortile della Maddalena e nel museo della diocesi, sotto la cattedrale. I saggi che compongono il volume si occupano quindi delle risultanze tra il periodo comunale e l’età moderna, illustrando le realizzazioni architettoniche che caratterizzano la città, a iniziare dalle torri, dalle chiese e da palazzi sorti dall’epoca dei Comuni all’inizio del secolo scorso con riferimenti anche alle numerose opere d’arte che contengono. La scelta degli autori è di fermare l’indagine agli anni Venti, a parte eccezioni dovute a interventi succedutisi negli ultimi cent’anni sui beni culturali presi in esame.
Il libro ha un taglio diverso da una guida turistica e tantomeno è una raccolta di studi destinata a iniziati della materia, né dal punto di vista storico né da quello artistico. Lo scopo è di una seria divulgazione di quanto (r)esiste ad Alba di periodi fondamentali della città. Eppure nelle pagine non mancano notevoli elementi di novità rispetto a opere precedenti, rendendolo utile anche per appassionati e studenti.
Uno degli scopi principali è di suscitare interesse nei lettori verso l’evoluzione della cultura e del gusto figurativo in età moderna, presentando alcune figure di progettisti e pittori albesi, attivi tra Settecento ed Ottocento, che meritano una rivalutazione. In questo sono di notevole aiuto le immagini – opera di Giacomo Lovera, Severino Marcato, Enzo Massa e Pierangelo Vacchetto.
Il volume è edito dal centro culturale San Giuseppe e ha il patrocinio dell’Anno europeo del patrimonio culturale (Europe for culture), mentre Franco Bernabè, presidente della Commissione nazionale italiana dell’Unesco, ha redatto la prefazione.
