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I ragazzi di Apro ci parlano di Ferrero: l’azienda più dolce del mondo

Gli alunni della seconda alberghiero di Apro chiedono a Gazzetta d'Alba di pubblicare un loro articolo frutto di un lavoro di classe di storytelling

I ragazzi di Apro ci parlano di Ferrero: l'azienda più dolce del mondo

ALBA  Siamo una classe di venti ragazzi appassionati di cucina; frequentiamo il secondo anno del settore alberghiero nella formazione professionale Apro ad Alba. Tra le diverse discipline più e meno pratiche che svolgiamo, ce n’è una piuttosto creativa, storytelling, condotta dal nostro neo insegnante Paolo Tibaldi. Tra le varie attività proposte sulla comunicazione, l’espressione degli stati d’animo e le forme di narrazione, ci siamo cimentati con la scrittura di un articolo di giornale. L’argomento di narrazione è la fabbrica più golosa, dove buona parte degli italiani ambisce lavorare: la Ferrero. Non è dunque casuale la scelta, poiché a livello alimentare si collega al nostro settore. Ci siamo appassionati venendo a conoscenza della storia aziendale e abbiamo chiesto a Gazzetta di darci spazio, da un lato per informare chi ancora non conoscesse la realtà nostra o quella di Ferrero, dall’altra per misurarci con noi stessi e la capacità di scrivere un articolo di giornale pertinente alla nostra attività legata al mondo alimentare. Speriamo che possa essere utile anche a qualcuno di voi!

Nel 1942 Pietro Ferrero apre il suo primo laboratorio per i dolci ad alba in Via Rattazzi; lo stesso Pietro sperimentava impasti e creme, svegliando anche in piena notte la moglie per chiedere pareri su quello che stesse facendo. Finalmente nel 1946 Pietro inventa una crema a base di nocciole e la chiama “Pasta Gianduja” e poi “Pasta Giandujòt”. Il prodotto era apprezzato ed economico, la richiesta era talmente alta che una produzione artigianale non era più possibile. In quello stesso anno nasce l’azienda Ferrero, creando una propria rete di distribuzione diretta, dalla fabbrica al rivenditore.

Nel settembre del 1948 un’alluvione allaga lo stabilimento; il 2 Marzo del 1949 avviene il primo lutto in azienda: muore Pietro Ferrero, il fondatore. Nel 1950 entra ufficialmente in azienda Giovanni Ferrero che diventa socio. Sei anni dopo viene aperto il primo stabilimento all’estero, in Germania. La famiglia Ferrero fu la prima in Italia durante gli anni del dopoguerra ad aprire stabilimenti e sedi operative all’estero. Nel 1957 alla morte di Giovanni Ferrero, la responsabilità del gruppo passa a Michele Ferrero, il Sig. Michele Ferrero per antonomasia. Nel 1960 apre il secondo stabilimento Italiano. Nel 1983 nasce la Fondazione Ferrero.

Nel 1987 inizia l’attività produttiva dei nuovi stabilimenti di Balvano, in Basilicata e di sant’Angelo dei Lombardi, in Irpinia. Seguiranno nel tempo l’apertura di sedi commerciali esteri nell’Est dell’Europa, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria. Nel novembre 1994 un’alluvione inonda Alba e nuovamente lo stabilimento si trova in difficoltà; queste sono subito superate anche grazie ai dipendenti che diedero un ottimo apporto di collaborazione nel pulire e ripristinare tutto. Nel 2006 le società produttive sono 36 e gli stabilimenti produttivi sono 15.

Oggi l’industria dolciaria Ferrero è una multinazionale. Nel mondo sono occupati circa 22.000 dipendenti tra società consolidate, compagnie operative per la vendita e stabilimenti per la produzione distribuiti in tutti i continenti. I prodotti Ferrero sono presenti direttamente o tramite distributori autorizzati in oltre 160 paesi. E pensare che era partita da un laboratorio di pasticceria!

Una delle più importanti unioni del passato è quella tra Ferrero e Kinder. Il marchio fu lanciato nel 1968 e rappresenta i principali marchi della Ferrero, destinato soprattutto ad un’età media piuttosto bassa; infatti, in lingua tedesca, la parola Kinder significa “bambino” e lo slogan pubblicitario gioca proprio su questo, oltre che sulle parole “latte” e “cacao”.

A proposito di nomi innovativi: com’è nato il nome Nutella? Prima di essere finalmente chiamata così, questa crema è stata chiamata Pasta Giandujot e poi Supercrema. Ma perché non li hanno più usati? In quegli anni, in Italia, non si potevano usare nomi stranieri per i prodotti (super); allora Rivella, delegato di Ferrero, dopo averci pensato un po’, decise di unire il nome “nut” (desinenza inglese per frutta a guscio come la nocciola) e la desinenza del suo cognome “ella”. Nut+Ella. Venne creata la Nutella con quel nome di fantasia che sapeva di vezzeggiativo. Chi avrebbe mai immaginato che sarebbe diventato il prodotto alimentare più famoso al mondo!

Anche in campo ambientale, la Ferrero vanta di riuscire ad avere una particolare attenzione al controllo delle emissioni che sono sotto la media. Inoltre, in un articolo apparso sul Sole 24 ore, ha dichiarato che entro il 2020 si cercheranno di concludere altri obbiettivi come la riduzione del 40% di CO2, del 30% delle emissioni di gas effetto serra e l’utilizzo di cacao e zucchero da canna certificato sostenibile.

Ma non basta: nel 2020 l’inquinamento è cosa seria e pensando alla situazione attuale in cui il tema dei rifiuti è all’ordine del giorno a causa del loro smaltimento, la Società Ferrero potrebbe ridurre la plastica negli imballaggi muovendosi controcorrente per evitare di infierire anch’essa sul problema. Molti tra i prodotti più consumati sono confezionati da materiale plastico, in alcuni casi per evitare l’utilizzo di quest’ultimo si è sostituito l’imballaggio con lattine e bottiglie in vetro o materiale completamente riciclabile.

Inoltre è risaputo che uno dei motti del Sig. Michele Ferrero era – ed è – la qualità al momento del consumo, tanto è vero che in alcuni periodi dell’anno, determinati prodotti vengono rimossi dal mercato perché se conservati a temperature eccessive, perderebbero la loro condizione originale e dunque qualitativa.

Grazie a questa azienda, orgoglio del nostro territorio, è possibile un grande passo verso l’ecosostenibilità. Ci piacerebbe avere l’onore di visitarla un giorno non troppo lontano, magari finito il pericolo del coronavirus.

Alessandro, Andrea, Antonio P., Antonio R., Edoardo, Filippo, Gabriel, Hajar, Lorella, Mattia, Monica, Osasuwen, Ruben, Sebastiano, Tatiana

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