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Ddl ristori Rsa, la Commissione licenzia il provvedimento

Approda domani in Aula il Disegno di legge 128 che stanzia circa 44,5 milioni

Ddl ristori Rsa, la Commissione licenzia il provvedimento

PROVVEDIMENTO Aiuti alle Rsa in difficoltà economica per il Covid, in arrivo oltre 44,5 milioni: la Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, ha licenziato per l’Aula il disegno di legge 128, “Misure urgenti per la continuità delle prestazioni residenziali di carattere sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale per anziani, persone con disabilità, minori, persone affette da tossicodipendenza o da patologie psichiatriche”. Voto favorevole della maggioranza, astenuti i partiti di opposizione e voto contrario di Luv.

Il provvedimento, presentato per la Giunta regionale dall’assessore al Welfare Chiara Caucino, stanzia circa 44,5 milioni di euro per ristori alle Rsa. Si tratta, in particolare, di 30 milioni per integrare le maggiori spese sostenute dalle strutture sostenute per sanificare gli ambienti, acquistare Dpi, pagare il personale, smaltire i rifiuti speciali, mettere in sicurezza gli ospiti e gli operatori e migliorare la qualità dell’assistenza; 10,1 milioni ai titolari di autorizzazione al funzionamento non convenzionati con il Sistema sociosanitario regionale delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali; 1,5 milioni per i fornitori accreditati di prestazioni domiciliari sociali e sanitarie e 3 milioni complessivi (uno, rispettivamente, per gli anni 2021, 2022 e 2023) per esentare dall’Irap le Aziende pubbliche di servizi alla persona.

Sono previste inoltre altre agevolazioni, tra cui l’accesso al Fondo di garanzia sui finanziamenti a tasso fisso e variabile per Rsa e strutture sociosanitarie autorizzate e accreditate dal Servizio sanitario regionale.

Nel corso della discussione l’assessore Caucino ha accolto questa mattina due emendamenti proposti per il Pd dalla prima firmataria Monica Canalis, entrambi approvati all’unanimità, per prevedere lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per i fornitori accreditati di prestazioni domiciliari sociali e sanitarie e per consentire l’accesso al Fondo di garanzia anche per i finanziamenti ai tassi variabili. Per la maggioranza Matteo Gagliasso (Lega) ha espresso soddisfazione nei confronti della Giunta per avere accolto l’emendamento, dal momento che “sposa una battaglia sulla domiciliarità che vogliamo portare avanti per il bene del Piemonte”. Sono stati respinti, invece, due emendamenti proposti da Luv.

È intervenuta per dichiarazioni di voto Sara Zambaia (Lega) che ha sottolineato l’impegno profuso dalla Giunta e dai consiglieri di maggioranza e di opposizione per licenziare “un provvedimento assai atteso dalle Rsa in un momento davvero difficile”.

Prima dell’approvazione finale il Disegno di legge ha effettuato un passaggio in Commissione Bilancio, in cui sono state esaminate la norma finanziaria e l’emendamento a favore degli operatori dell’assistenza domiciliare.

Al termine è proseguita la discussione generale sulla Proposta di legge 82, “Misure di sostegno per gli anziani vittime di delitti contro il patrimonio”, del primo firmatario Raffaele Gallo (Pd) e del Disegno di legge 127, “Sviluppo delle forme associative della Medicina generale”, presentato per la Giunta regionale dall’assessore Luigi Icardi. Entrambi verranno analizzati nelle prossime sedute.

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