Lupi: dalla Regione 300mila euro per risarcire i danni. Coldiretti: bene, ma servono modalità di gestione urgenti

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TORINO La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha assegnato per il 2021 una dotazione finanziaria di 300mila euro per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni dai lupi al patrimonio zootecnico in Piemonte e per i costi sostenuti a difesa del bestiame. Il programma di indennizzi 2021 stabilisce di estendere i contributi per i sistemi di difesa del bestiame ai diversi tipi di recinzioni elettrificate e ai dissuasori acustici e visivi, oltre ai cani da guardania e alle recinzioni elettrificate per il ricovero notturno o la stabulazione notturna, già previsti.

«Da quest’anno la Regione ha voluto introdurre un aumento delle risorse complessive portandole da 200 a 300mila euro, con l’obiettivo di dare un rimborso diretto agli allevatori che hanno denunciato le predazioni, senza passare dal sistema assicurativo una volta accertati. È infatti necessario continuare a rafforzare le misure di prevenzione e la possibilità di risarcimento dei danni, onde evitare un aumento del numero di attacchi e del numero di perdite a carico degli allevatori, perché vogliamo che i nostri pastori possano continuare a lavorare senza dover abbandonare i pascoli. In vista dell’apertura del bando per la richiesta di indennizzi, la Regione convocherà una riunione plenaria con i rappresentanti degli allevatori esplicativa sulle misure», afferma Protopapa.

Sulla questione è intervenuta anche la Coldiretti, che ha definito positivo lo stanziamento, aggiungendo: «Ricordiamo alla Regione che serve un meccanismo efficiente, con tempistiche rapide e una modalità che, oltre al monitoraggio e alla prevenzione, possa garantire una gestione che tuteli, innanzitutto, il bestiame e chi vive le nostre montagne e le nostre colline, stante il moltiplicarsi di avvistamenti e predazioni anche a bassa quota».  L’associazione agricola ricorda che nel solo Piemonte si stima  una  popolazione compresa tra i 450 e i 500 lupi, quando in tutta la Francia sono complessivamente circa 550.  Affermano Roberto Moncalvo (presidente di Coldiretti Piemonte) e il delegato confederale Bruno Rivarossa: «Bisogna considerare il pericolo costante che genera la presenza del lupo, oltre al fatto che rischia di provocare un disequilibrio ecologico. È necessario proseguire con il lavoro avviato dal vicepresidente regionale Fabio Carosso alla Conferenza Stato-Regioni rispetto alle modifiche sul piano lupo, in sintonia con quanto stanno già facendo i Paesi confinanti, come la Francia. Serve mettere in atto, quindi, concrete e rapide misure di contenimento al fine di permettere, in primis, alle nostre imprese lo svolgimento dell’attività produttiva».

 

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