Il padre del terzo rapinatore di Gallo Grinzane nega di aver aiutato il figlio

Il padre del terzo rapinatore di Gallo Grinzane nega di aver aiutato il figlio
Nella foto la gioielleria Roggero colpita dai rapinatori

ALBA Nega ogni coinvolgimento nella vicenda che vede implicato, con l’accusa di rapina in concorso, il figlio Alessandro, Giuseppe Modica: gli inquirenti sospettano che abbia accompagnato il trentaquattrenne, ferito a un ginocchio la sera del 28 aprile, al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, dove è stato fermato.

Mentre figlio, in carcere al Cerialdo a Cuneo collabora con i magistrati che lo hanno interrogato, Giuseppe Modica si è affidato al legale albese Andrea Castiglione, per difendersi dall’accusa di favoreggiamento. «Il mio assistito è sereno perché estraneo alla vicenda», ha precisato l’avvocato. Fra i cellulari sequestrati dagli inquirenti, «quattro appartengono ai suoi famigliari: il suo, quello della moglie e delle figlie. La misura è stata apprezzata dal mio cliente che potrà così dimostrare che non sono avvenuti contatti col figlio: entro un mese dovremo avere il primo responso dei magistrati, dopo l’esito della perizia».

Davide Gallesio

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