Green deal, il cortometraggio di Sandro Bozzolo sul clima che cambia

Il regista di Viola l'ha presentato il 27 novembre a un convegno organizzato dall'associazione Strada 661 La Pedaggera

Green deal, il cortometraggio di Sandro Bozzolo sul clima che cambia
Un'immagine tratta dal cortometraggio Green deal di Sandro Bozzolo.

CINEMA Green deal, ossia il patto per il verde, è il titolo del cortometraggio di Sandro Bozzolo, prodotto in collaborazione con l’associazione strada 661 La Pedaggera, che raduna sedici Comuni langaroli e liguri toccati dall’omonima arteria stradale. L’idea nasce proprio dalla rassegna estiva Cine per la Terra, organizzata per quattro edizioni dal sodalizio con lo scopo di portare il cinema nei piccoli paesi e creare dibattito, scambi e socialità.

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Il regista Sandro Bozzolo.

Presentato il 27 novembre a Millesimo durante la conferenza “Tra Valbormida e Langhe. Percezione e dinamiche evolutive”, in circa quindici minuti stimola lo spettatore a porsi domande in un continuo alternarsi di dialoghi, immagini e musiche che chiedono di accelerare nel prendere decisioni fondamentali per l’ambiente . Ecco che ci si ritrova a fissare la piena del Tanaro del 2016 a Garessio, con lo scorrere dell’acqua che fa la voce grossa, e si guarda dritto negli occhi una mucca mentre rumina. O, ancora, si osserva, dalla prospettiva di un televisore, la ragazza sul divano, interpretata da Rocana Oana Doran, intenta a mangiare foglie d’insalata imbustata e a cambiare canale di continuo per cercare qualcosa che non faccia pensare. E poi la festa della lavanda a Sale San Giovanni, con le interviste dei visitatori, e il grande abbraccio conclusivo dalla torre di Camerana. Nel mezzo, «il giovane regista locale», seduto con un sacchetto in testa e con la voce rallentata, «figura emblematica nella provincia immobile su sé stessa». La colonna sonora originale di Green deal è scritta da Piero Ponzo dei Trelilu.

Sandro Bozzolo, classe 1986, risiede a Viola, immerso nei castagneti dell’azienda agricola seguita dal fratello. Il suo curriculum è ampio e include film e produzioni video realizzati in giro per il pianeta (Colombia, Romania, Mongolia sono solo alcuni dei Paesi visitati), il tutto visto «attraverso la lente dello spaesamento e dell’alterità». Spiega l’autore: «Green deal potrebbe essere considerata la trasposizione visiva dei dialoghi tra me ed Enrico Barbieri, presidente della 661, il quale per primo ha pensato si potesse realizzare qualcosa del genere. Abbiamo uno sguardo critico verso la retorica del ritorno alla terra dalla città sbandierato come qualcosa che ci salverà: la realtà è un’altra, l’agricoltura che riceve sussidi è soprattutto intensiva e industriale. I paesi, poi, sono abitati da persone che non riescono a comunicare e lavorare insieme, ognuno si concentra sul proprio orticello scordandosi del resto. In Green deal, comunque, non ho voluto dare un messaggio chiaro e univoco, ho preferito essere criptico ed ermetico». Il cortometraggio è visibile gratuitamente sulla piattaforma Vimeo.

Davide Barile

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