DOGLIANI Da Piero Chiambretti che vorrebbe chiudere la carriera in Rai che «si sa, è la mamma di tutti» a Simona Ventura che parla del suo futuro partendo dalla nuova stagione di Citofonare Rai2 al desiderio di essere la regista di docufilm fino a sognare, da tifosissima granata di «vedere il Toro vincere lo scudetto»: la seconda giornata del Festival della Tv di Dogliani, giunta alla 12ª edizione ha richiamato un folto pubblico e si sta concludento con Enrico Mentana intervistato sulla sua lunga carriera in Tv da Aldo Cazzullo con tanto di simpatico siparietto che ha visto i due spostare le poltrone sul palco per fuggire dai fastidiosi riflessi del sole che sta tramontando.
Nel pomeriggio sul palco doglianese è salito anche Carlo De Benedetti, che ha presentato il suo ultimo libro Radicalità. Il cambiamento che serve all’Italia. «Dobbiamo avere coscienza del nostro modo di operare. Non c’è qualcuno che arriverà un giorno e risolverà il cambiamento climatico. Lo risolviamo tutti noi ognuno con il proprio modo di agire», dice il doglianese di adozione De Benedetti. «Le grandi imprese e le multinazionali hanno una grande responsabilità, come la Cina e gli Stati Uniti. Sta di fatto che è un problema di tutti noi e dobbiamo affrontarlo».
Il programma di domani
De Benedetti ha toccato anche diversi aspetti dell’attualità politica: «Speriamo non sia ultimo anno di Repubblica parlamentare anche se c’è chi vorrebbe così, come il nostro primo ministro», ha affermato l’imprenditore definendo una follia la modifica costituzione «perché se c’è una cosa che funziona è la presidenza della Repubblica e Sergio Mattarella è il miglior presidente che abbiamo avuto, ha navigato in questi dieci anni in modo straordinario e ha gestito con equilibrio e saggezza situazioni imbarazzanti».