Il progetto Barolo non convince

«La situazione dei conti va letta con grande attenzione ».

È quanto aveva detto il sindaco Maurizio Marello a proposito del bilancio 2010 di Apro, chiuso con un fatturato di sei milioni ma con una perdita di 213.691 euro.

Sulla stessa posizione è l’assessore Franco Foglino che, nell’ultima seduta della terza Commissione consiliare, ha espresso, nemmeno troppo velatamente, preoccupazioni per i conti dell’Agenzia di formazione professionale Alba-Barolo.

Il concetto di Foglino è: meglio preoccuparsi adesso che piangere domani.

Progetto Barolo

Nonostante le dichiarazioni rassicuranti della presidente e dell’amministratore delegato di Apro, Carla Stella e Fulvio Mazzocchi – che imputano il passivo da 213 mila euro alla pesante buonuscita da 160 mila euro per l’ex direttore Gianluigi Bersighelli, spesata in un unico anno, e agli interessi passivi maturati in attesa di ricevere i contributi di Provincia e Regione già preventivatimanonancora erogati – Foglino teme che il disavanzo del bilancio possa aggravarsi ulteriormente a causa dell’investimento da quasi 600 mila euro deciso in passato su Barolo.

Stando alla relazione allegata al bilancio, la società di strada Castelgherlone, per collocare la sede del settore alberghiero a Barolo, ha provveduto a capitalizzare – dal 2011 – costi e manutenzione su immobili non in proprietà. Il consenso alla capitalizzazione di tali costi da parte del Collegio sindacale è dipeso dalla dimostrazione della loro recuperabilità.

È questo aspetto che, più di altri, lascia perplesso Foglino: «Al momento, non è chiaro se l’investimento su Barolo riuscirà a portare i frutti sperati. Mancano riscontri concreti».

Come già aveva preannunciato il Sindaco, anche l’Assessore al bilancio ha evidenziato la possibilità che Apro, in un futuro prossimo, possa considerare la possibilità di lasciare le strutture di Barolo ad altri: «Se l’investimento non verrà legato ad attività formative, Apro avrà due alternative: cedere l’attività di Barolo a terzi per recuperare l’investimento o spesare i costi, con il conseguente rischio di mandare in rosso il bilancio e di costringere i soci (Alba detiene il 14% delle quote, mentre il 70% circa è in mano a privati, nda) a ricapitalizzare la società ».

Foglino ha precisato: «L’Amministrazione, nei prossimi mesi, sarà particolarmente attenta alle vicende Apro, in quanto va assolutamente salvaguardatauna realtà che interessa oltre mille ragazzi e 700 adulti iscritti ai corsi. Apro deve rimanere una scuola e, pertanto, mantenere le proprie peculiarità. L’impegno del Consiglio d’amministrazione dell’Agenzia di formazione dovrà concentrarsi su progetti e sul funzionamento della struttura amministrativa».

Seppure su posizioni differenti rispetto al gruppo di maggioranza, l’opposizione, come i consiglieri che fanno capo a Maurizio Marello, ha preferito concentrarsi sul futuro di Apro, lasciando da parte le polemiche. Carlo Castellengo ha sottolineato la necessità di rilanciare l’immagine di Apro, in quanto «fornisce alla città gran parte della forza-lavoro necessaria ».

Per quanto concerne il bilancio, il Capogruppo del Pdl, partendo dal fatto che nei prossimi anni i contributi pubblici potrebbero diminuire, ha evidenziato l’importanza di reperire nuove risorse, anche umane, capaci di favorire i ricavi.

Carlo Bo, invece, è tornato sulla scelta, a suo avviso molto discutibile, di allontanare Bersighelli. Scelta che, sempre secondo Bo, pesa molto sul bilancio.

Bruno Ferrero, presidente della terza Commissione consiliare, ha dichiarato: «Il bilancio approvato con il passivo va guardato in prospettiva, affinché in futuro non si verifichino perdite maggiori. È nell’interesse di tutti che Apro continui a essere protagonista sul territorio. Vorrei che, a partire dai prossimi mesi, si intensificassero i rapporti tra il Comune di Alba e l’Agenzia di formazione professionale, anche per verificare che effettivamente gli investimenti fatti a Barolo stiano portando a frutti concreti, capaci di ammortizzare la spesa».

Dall’investimento di Barolo, comunque, un primo riscontro positivo sembra arrivare: come affermato dall’amministratore delegato Mazzocchi, la Regione ha stanziato un finanziamento da circa 250 mila euro che andrà a coprire le spese per la nuova cucina di Barolo.

Sono state avviate trattative con il Comune di Barolo, che è proprietario dei locali utilizzati da Apro, per arrivare a un nuovo contratto d’affitto che consenta di ammortizzare le spese sostenute nei prossimi 12 anni, anziché in quattro.

Chiamata da Gazzetta la presidente di Apro, Carla Stella, dice: «Ci stiamo attivando in modo che nella sede di Barolo possa essere ampliata l’offerta formativa relativa al settore alberghiero ed enogastronomico: dal territorio ci giungono richieste sia per la formazione dei giovani che per migliorare l’accoglienza dei turisti ma anche per corsi di cucina».

Enrico Fonte

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