
SPECIALE ITINERARI Gli itinerari più interessanti, spesso, sono anche i più difficili da scoprire, perché invisibili in superficie. Nel sottosuolo del Monferrato si nasconde un gioiello dell’ingegneria legata al mondo del vino: le cattedrali sotterranee di Canelli, cantine storiche che si snodano, con 20 chilometri di gallerie, sotto tutta la città. Costruite a partire dal ’700 sono state proclamate, nel 2014, patrimonio dell’umanità Unesco.
In questo labirinto di cunicoli, che raggiunge una profondità di oltre 30 metri, migliaia di bottiglie di spumanti secchi o dolci fermentano a una temperatura costante tra i 12 e i 14 gradi, sotto navate in tufo calcareo: un perfetto isolante, ideale per l’affinamento. Sono 4 le cattedrali da non perdere, fra le vie di Canelli: il tour sotterraneo può partire dalla cantina Bosca, in via Giuliani. I suoi cunicoli risalgono al 1831, quando Luigi fece ampliare due piccoli locali, creando profonde cavità, sostenute da pareti di mattoni a vista. In questo spazio suggestivo non c’è solo il vino ma anche installazioni artistiche: è il caso della Piramide dei sogni di Eugenio Guglielminetti. Altre opere d’arte di varie epoche sono esposte nella Foresteria, un tempo antica sede dell’azienda vinicola.
Risaliti in superficie, basta spostarsi di poche centinaia di metri per trovare un’altra cantina visitabile: è l’azienda Contratto, fondata nel 1867 dal capostipite Giuseppe. Scavate a mano tra il 1870 e il 1880 sotto la collina di Sant’Antonio, le sue spelonche sono il posto adatto per affinare lo spumante millesimato. Prima di accedere ai sotterranei si possono osservare reperti storici, documenti e l’affascinante Sala dei sacchi: un’esposizione di macchine usate per la vinificazione.
Lasciata via Giuliani, si infila via Alba e si raggiunge, in pochi passi, la cantina Coppo, che ospita il più profondo fra gli ambienti ipogei. Venne iniziata nel XVIII secolo e ingrandita nei successivi: le cavità si inabissano a 40 metri di profondità, fra giochi di volte, cunicoli, corridoi, botti e sistemi di filtraggio visibili ancora oggi.
Torniamo sui nostri passi, avventurandoci nel centro storico fino a corso Libertà, per andare alla scoperta della più nota fra le cattedrali, la cantina Gancia, dove nel 1865 fu creato il primo spumante italiano. Scavate nella seconda metà dell’Ottocento le gallerie formano un dedalo lungo quasi un chilometro: qui l’imprenditore Carlo sperimentò i segreti dello Champagne, appresi durante un soggiorno in Francia.
Informazioni utili
Con i suoi diecimila abitanti Canelli è uno dei maggiori centri della Valle Belbo. Per raggiungerlo, da Alba, si può optare per l’autostrada Asti-Alba, uscendo a Govone per poi proseguire alla volta di Castagnole delle Lanze, Boglietto e Santo Stefano Belbo. In alternativa c’è la tratta fra le colline, che attraversa la frazione albese di Altavilla, Neviglie e Santo Stefano Belbo. Per le visite in cantina si possono chiamare i seguenti recapiti: Contratto, 0141-82.33.49; Coppo, 0141-82.31.46; Bosca, 0141-96.77.11; Gancia, 0141-83.02.62.
Giorgia De Carolis
